Nella giornata di giovedì 30 gennaio 2020, gli studenti delle classi prime delle scuole primarie degli Istituti Scolastici della Provincia di Fermo hanno partecipato alla prima delle due prove sullo screening per i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA). Il progetto, promosso dall’Osservatorio Permanente sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento della Provincia di Fermo, ha previsto incontri formativi per gli insegnanti, la somministrazione agli studenti della prima prova svoltasi il 30 gennaio 2020, lo svolgimento della seconda prova il prossimo 15 maggio 2020 e l’assegnazione di esercizi di potenziamento durante lo svolgimento dell’anno scolastico.
“Lo screening sui DSA – precisa la Presidente della Provincia di Fermo Moira Canigola – permetterà un intervento tempestivo ed idoneo utile all’identificazione precoce e al recupero dei ritardi nell’acquisizione della letto-scrittura e dei disturbi dell’apprendimento in età scolare. Esso è un valido strumento a disposizione degli insegnanti per attenzionare gli studenti potenzialmente interessati che non vuole e non può sostituirsi alla diagnosi che verrà rilasciata dall’Asur o dagli Enti accreditati dalla Regione Marche”.
“In questo anno scolastico – riferisce il Vice Presidente Stefano Pompozzi – hanno aderito al progetto la totalità degli Istituti Scolastici della Provincia di Fermo sedi di scuole primarie e l’ISC interprovinciale dei Sibillini, segno che il progetto sullo screening, voluto fortemente dai soggetti aderenti all’Osservatorio Permanente sui DSA della Provincia di Fermo (Provincia di Fermo, Asur Marche Area Vasta IV, Ufficio Scolastico Provinciale, Ambiti Sociali Territoriali, Centri Territoriali d’Integrazione e Associazione Italiana Dislessia sez. di Fermo), funziona ed è un buon esempio di collaborazione propositiva tra Enti. Ricordo – continua il Vice Presidente della Provincia di Fermo – che nell’anno scolastico 2018/2019 sono stati coinvolti 1089 ragazzi di 66 classi prime; gli studenti a rischio dopo il primo questionario sono stati 204 e a maggio erano diventati 71 a dimostrazione che il training fonetico è necessario e permette un’individuazione più puntuale”. “Molte sono le iniziative – conclude Stefano Pompozzi – che l’Osservatorio, in collaborazione con i Comuni e le Scuole del territorio provinciale, propone agli studenti, agli insegnanti e alla cittadinanza grazie all’impegno e alla professionalità del personale delle Istituzioni che costituiscono l’Osservatorio.”