Scuola
Strategie, valutazioni, verifiche. Ciò che compete alla scuola.
Screening
Individuazione precoce di soggetti a rischio di manifestazione di difficoltà di letto-scrittura. Classi prime della Scuola Primaria.
Materiali utilizzati dalle scuole dalla provincia di Fermo per lo screening.
Piano Didattico Personalizzato (PDP)
È un documento in cui il consiglio di classe definisce le strategie didattiche più adeguate per favorire gli apprendimenti dell’allievo, sulla base della diagnosi e dell’osservazione in classe.
Indicazioni
- Va redatto entro tre mesi dall’inizio dell’anno scolastico in collaborazione con la famiglia e il ragazzo, se maggiorenne.
- Deve essere firmato da tutti i docenti, dal DS, dai genitori e dal ragazzo, se maggiorenne.
- L’originale rimane alla scuola e una copia va consegnata alla famiglia.
Deve contenere
- Descrizione del funzionamento delle abilità strumentali (lettura, scrittura, calcolo).
- Caratteristiche del processo di apprendimento (lentezza, caduta nei processi di automatizzazione, difficoltà a memorizzare sequenze, difficoltà nei compiti di integrazione).
- Giudizio sul grado di consapevolezza da parte dell’alunno del proprio modo di apprendere.
- Individuazione di eventuali selezioni o accomodamenti degli obiettivi previsti dai programmi ministeriali nelle varie discipline.
- Strategie metodologiche e didattiche.
- Misure dispensative.
- Strumenti compensativi.
- Criteri e modalità di verifica e valutazione.
- Patto con la famiglia (specifica il tipo di collaborazione concordata).
Strategie Didattiche
- La strategia didattica personalizzata deve prevedere una scelta oculata degli strumenti compensativi e dispensativi.
- La strategia didattica personalizzata deve basarsi sulle indicazioni contenute nella segnalazione specialistica (che deve individuare il disturbo specifico o i diversi disturbi specifici e la “comorbilità” cioè le eventuali altre difficoltà correlate al disturbo) e nel profilo funzionale allegato alla segnalazione.
- Nella strategia didattica personalizzata deve esservi l’assunzione di responsabilità della scuola che nel piano didattico personalizzato individua gli strumenti compensativi e le misure dispensative, in collaborazione con la famiglia, con gli Enti preposti e con lo studente.
Verifica e valutazione
D.Lgs nr. 62 del 13 aprile 2017
Modalità di Valutazione
- La valutazione scolastica, periodica e finale, degli alunni e studenti con DSA deve essere coerente con gli interventi pedagogici-didattici messi in atto. Le Istituzioni scolastiche adottano modalità valutative che consentono di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto, mediante l’applicazione di misure che determinino le condizioni ottimali per l’espletamento della prestazione da valutare, relativamente ai tempi di effettuazione e alle modalità di strutturazione delle prove, riservando particolare attenzione ai contenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti legati all’abilità deficitaria. (Dalla L. 170/2010).
- La valutazione delle prove scritte e orali viene effettuata con modalità che tengano conto del contenuto più che della forma; non si valutano gli errori di spelling, ortografia ecc.; le prove orali possono avere maggior peso delle corrispondenti prove scritte.
- Il singolo docente, dopo aver valutato le effettive necessità dello studente e le difficoltà manifestate nella propria materia, dovrà definire quali misure mettere in atto per favorirne il successo scolastico.
- La scelta e l’applicazione di dette metodologie rientrano nella figura del docente che insieme agli enti preposti e allo studente (soprattutto di primo e secondo grado) ne valuterà l’efficacia e l’opportunità.
Modalità di verifica
- Verifiche strutturate.
- Organizzazione di interrogazioni programmate.
- Verifica separata di competenze diverse.
- Compensazione di compiti scritti ritenuti non adeguati con prove orali.
- Uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali (mappe, schemi, formulari,
- Prove orali compensative.
- Tempi più lunghi per le prove scritte.